mercoledì 20 febbraio 2019
Africano: MAROCCO. IL MINISTRO DELL’INTERNO LIBICO A RABAT P...
Africano: MAROCCO. IL MINISTRO DELL’INTERNO LIBICO A RABAT P...: In occasione della sua visita in Marocco avvenuta nei giorni 18-19 febbraio 2019, il ministro libico dell’Interno, Fathi Bachagha, ha a...
إفريقيانغ Africannagh: MAROCCO. IL MINISTRO DELL’INTERNO LIBICO A RABAT P...
إفريقيانغ Africannagh: MAROCCO. IL MINISTRO DELL’INTERNO LIBICO A RABAT P...: In occasione della sua visita in Marocco avvenuta nei giorni 18-19 febbraio 2019, il ministro libico dell’Interno, Fathi Bachagha, ha a...
MAROCCO. IL MINISTRO DELL’INTERNO LIBICO A RABAT PER DISCUTERE DI SICUREZZA E STABILITÀ
In occasione della sua visita in Marocco avvenuta nei giorni 18-19 febbraio
2019, il ministro libico dell’Interno, Fathi Bachagha, ha affermato al termine
del colloquio con il ministro marocchino degli Esteri, Nasser Bourita, che “il
Marocco ha costantemente sostenuto la stabilità della Libia, sottolineando che
l’accordo di Skhirat rimane il quadro ideale per la riconciliazione
inter-libica”.
“La risoluzione della crisi in Libia passa per la riconciliazione e non
dalle armi”, ha aggiunto Fathi Bachagha alla conferenza stampa congiunta con
Nasser Bourita, precisando che “il Marocco è stato sempre al fianco dei libici
con un atteggiamento di neutralità”. “Il Marocco ha ospitato le discussioni
inter-libiche, che nel 2015 hanno portato all’adozione dell’accordo di
Skhirat”, ha ricordato il responsabile libico.
Nasser Bourita ha fatto sapere che il “colloquio con il ministro libico
è stato proficuo nel ribadire il sostegno di re Mohammed VI agli sforzi
necessari per riportare la stabilità in Libia e confermare che il Marocco resta
sempre con i fratelli libici per trovare una soluzione libica alla crisi.
Questa soluzione deve restare lontana dagli interventi esteri e basarsi
sull’accordo di Skhirat, che costituisce l’unico quadro unanime tra i libici
per gestire il periodo transitorio sui piani istituzionale, politico e della
sicurezza. La Libia ha bisogno di una stabilità della sicurezza e di
istituzioni di sicurezza forti per contrastare la diffusione dei gruppi armati
e terroristici in alcune zone del paese”.
Il colloquio tra i due ministri ha riguardato principalmente questioni
di sicurezza ed i mezzi per raggiungere la stabilità ed evitare il caos
politico e l’insicurezza, oltre alla recrudescenza della criminalità
organizzata, il terrorismo e la migrazione clandestina.
Fathi Bachagha ha espresso l’aspirazione del suo paese a rafforzare la
cooperazione con il Marocco ed usufruire dell’esperienza marocchina in vari
settori, in particolare della sicurezza, della stabilità e del miglioramento
delle condizioni degli investimenti.
Bachagha è stato ricevuto anche dal capo del governo marocchino Saad
Eddine El Othmani.
giovedì 14 febbraio 2019
Visita ufficiale del Re Felipe VI di Spagna in Marocco. Firmati 11 accordi d’impulso al partenariato strategico multidimensionale
Il Re Felipe VI e la Regina Dona
Letizia di Spagna hanno effettuato una visita ufficiale al Regno del Marocco,
il 13 e 14 febbraio 2019, su invito del Re Mohammed VI. In questa occasione, sono
stati colloqui ufficiali tra i due capi di Stato e hanno, poi, presieduto la
cerimonia di firma di ben 11 convenzioni di cooperazione tra i due paesi.
La firma di questi accordi di alto
livello riflette la profondità e la qualità delle relazioni bilaterali, grazie
alla volontà comune dei due Sovrani, il Re Mohammed VI e il Re Don Felipe VI, nel
consolidare che unisce i due paesi vicini ed amici.
La
cerimonia della firma si è svolta in presenza del Principe Ereditario Moulay El
Hassan, il Principe Moulay Rachid, il capo e membri del governo, i presidenti
delle due Camere del Parlamento marocchino, i Consiglieri del Re Mohammed VI e in
presenza della delegazione ufficiale che ha accompagnato il Re Felipe VI
composta dai ministri degli Esteri; Interni; Industria, Commercio Turismo;
Agricoltura e de la Pesca; Cultura e Sport; il Capo della Casa Reale e l’ambasciatore
spagnolo a Rabat.
Gli accordi firmati da parte di
rispettivi responsabili governativi sono: un memorandum d'intesa che stabilisce
un partenariato strategico bilaterale multidimensionale; un protocollo della
donazione irrevocabile del Grand Théâtre Cervantes di Tangeri; un accordo della
cooperazione di lotta contro la criminalità e il terrorismo; un memorandum
d'intesa per stabilire un partenariato strategico in materia d'energia; memorandum
d'intesa per sviluppare la terza interconnessione elettrica Marocco – Spagna; memorandum
d'intesa tra la Fondazione Nazionale dei Musei (Marocco) ed il ministero
spagnolo della Cultura e dello Sport per la cooperazione in materia di musei; memorandum
d'intesa tra la Fondazione Nazionale dei Musei ed il Museo nazionale Centro
d'arte Reina Sofía (Spagna), per l'organizzazione di un'esposizione a Madrid; memorandum
d'intesa tra gli Archivi Reali (Marocco) ed il Patrimonio nazionale del Regno
di Spagna, per l'organizzazione al Palazzo Reale a Madrid un'esposizione sulle
collezioni Reali dei due paesi; memorandum di collaborazione avanzata per
l'attuazione del dispositivo di facilitazione dei flussi del commercio e dei
passeggeri al livello dello stretto di Gibilterra; memorandum d'intesa tra
Royal Air Maroc (RAM) ed IBERIA Airlines; memorandum d'intesa per l’assistenza
e la cooperazione tra l'Autorità Marocchina dei Mercati di Capitali (AMMC) e la
Commissione Nazionale del Mercato dei Valori (CNMV – Spagna).
Il memorandum d'intesa del partenariato
strategico bilaterale multidimensionale ha come obbiettivo principale il rinforzo
del dialogo permanente e della cooperazione concreta e reciprocamente proficua
tra i due paesi.
La via maestra di questo partenariato è
centrata sulla sovranità, l'unità nazionale e l'integrità territoriale, il
regolamento pacifico delle vertenze, l'amicizia ed il buon vicinato,
l'uguaglianza, il rispetto reciproco, il dialogo e la cooperazione paritaria ed
il rispetto della legalità internazionale.
Questo partenariato si articola su tre
principali sfere d'azione: il dialogo politico e della sicurezza; il dialogo
economico; ed il dialogo culturale, educativo ed umano.
Nel dialogo politico e della
sicurezza, il documento prevede l’istituzione di un Consiglio del partenariato
strategico globale, presieduto dai ministri degli Esteri dei due paesi, e che realizzerà
un quadro per il mantenimento di dialogo politico permanente su tutte le
questioni bilaterali come la cooperazione nei settori della sicurezza,
militari, parlamentari, migrazione; la concertazione sulle questioni regionali
e multilaterali oltre al coordinamento per rafforzare le relazioni privilegiate
tra Marocco e l'Unione europea (UE).
Per il dialogo economico, un gruppo
d'impulso economico sarà stabilito per il consolidamento delle relazioni
economiche, commerciali e d'investimento, l’incremento del progetto di
collegamento fisso attraverso lo Stretto di Gibilterra, l'ottimizzazione della
cooperazione economica e finanziaria, il rafforzamento della coordinazione
nell'ambito degli istituti finanziari, economici ed internazionali; la
promozione di una cooperazione tripartita reciprocamente proficua con i partner
africani.
Nel quadro del dialogo culturale,
educativo ed umano, Marocco e Spagna si impegnano ad fissare la riflessione nella
promozione culturale e la cooperazione nei settori dell'istruzione, formazione,
ricerca scientifica e tecnologica; e per confortare legami umani e culturali
tra i popoli marocchino e spagnolo, in particolare tra i giovani, la
facilitazione della mobilità tra i due paesi, ed il consolidamento dei contatti
tra la società civile, mass media e giornalisti.
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mercoledì 13 febbraio 2019
إفريقيانغ Africannagh: IL PE APPROVA ACCORDO DI PESCA TRA MAROCCO E L'UE ...
إفريقيانغ Africannagh: IL PE APPROVA ACCORDO DI PESCA TRA MAROCCO E L'UE ...: Con 415 voti favorevoli, 189 contrari e 49 astenuti su 653 eurodeputati presenti alla seduta plenaria che il Parlamento europeo ha appr...
IL PE APPROVA ACCORDO DI PESCA TRA MAROCCO E L'UE INCLUDENDO IL SAHARA
Con 415 voti favorevoli, 189 contrari e 49
astenuti su 653 eurodeputati presenti alla seduta plenaria che il Parlamento
europeo ha approvato, martedì, in sessione plenaria a Strasburgo, il nuovo
accordo sulla pesca tra il Marocco e l'Unione europea (UE) che include il
Sahara Marocchino.
Questo voto è l'ultima tappa di convalida a livello europeo prima
dell'adozione da parte del Parlamento marocchino e la sua entrata in vigore.
L’accordo stabilisce le condizioni d'accesso per la flotta europea
e prevede le esigenze di una pesca sostenibile.
Cosi, l’approvazione costituisce l'incoronazione di un processo di
negoziati tecnici, di convalide giuridiche e di concertazioni politiche tra il
Marocco e l'UE in un clima di serenità, di fiducia e di responsabilità, tale processo
di preservare i fondamentali dell'integrità territoriale, gli interessi
economici del Regno ed il partenariato storico multidimensionale tra le due
parti.
Evento logico, infatti, degli sviluppi positivi recenti nel
partenariato strategico bilaterale, in particolare l'approvazione dell'accordo
agricolo che estende le preferenze tariffarie ai prodotti derivati dalle
province del Sud del Regno.
Il nuovo accordo di pesca tra il Marocco e l'UE è stato firmato il
14 gennaio a Bruxelles, coprendo la zona di pesca che si estende dal parallelo 35
fino al parallelo 22, cioè dal Cap Spartel nel nord del Marocco fino al capo
Bianco nel sud del Regno, quest'accordo precisa, tra l'altro, le zone di pesca
e le condizioni d'accesso per la flotta europea, con un aumento della
contropartita finanziaria che passerà da una media annuale di 40 milioni di
euro a 52,2 milioni (+30%).
L'accordo comprende anche disposizioni che mirano ad ottimizzare i
vantaggi per le popolazioni locali delle zone interessate e prevede esigenze
tecniche che riguardano la preservazione della sostenibilità delle risorse
alieutiche e la tutela dell'ambiente del mare.
Soddisfatto
il ministero marocchino degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, perché “questi strumenti giuridici coprono la
regione del Sahara Marocchino”, l’approvazione “conferma che il Regno del
Marocco è l’unico appropriato giuridicamente, nel quadro dell'esercizio della
sua sovranità, a negoziare e firmare accordi che includono il Sahara Marocchino”,
aggiungendo, che “dopo l'adozione nel mese scorso dell'Accordo agricolo, il
voto d'oggi viene a confermare l'attaccamento del Marocco e dell'Unione europea
al rafforzamento del loro partenariato strategico e la sua preservazione dalle
manovre politiche e giuridiche disperate condotte dall'Algeria e “il
polisario””.
Rallegrato il Gruppo Europarlamentare
d'amicizia UE - Marocco: “il voto positivo
consolida di nuovo l'eccellenza delle relazioni tra l'Europa ed il Regno del
Marocco”.
“Quest'accordo è a beneficio prima di tutto per le popolazioni di
Sahara. Garantisce 45000 posti di lavoro diretti ed indiretti nelle
esportazioni del settore della pesca in Sahara. Rafforzare questo settore vale
a dire rafforzare questi posti di lavori sia a Boujdour, Dakhla o a Laâyoune, i
principali porti di Sahara. Quest'accordo è dunque una potente leva dello
sviluppo economico del settore della pesca in Sahara. Occorre ricordare che i
pescatori europei sono così beneficiari di quest'accordo. Le 128 navi
autorizzate a pescare sono infatti senza attività dal 14 luglio 2018. Queste
navi potranno tornare pescare e fare rivivere un'industria indispensabile per
la salvaguardia dell'occupazione di questo settore in Europa, soprattutto in
Spagna, in Portogallo ed in Francia”, ha pubblicato il Gruppo Europarlamentare
d'amicizia UE - Marocco.
venerdì 8 febbraio 2019
APPROVATA LA LEGGE DEL SERVIZIO MILITARE IN MAROCCO. SONO CHIAMATI ALLA LEVA 10MILA GIOVANI
Il Consiglio dei ministri marocchino ha approvato, ieri, due progetti di
decreto relativi al settore militare e all'applicazione di disposizioni della
legge 44 - 18 relativa al servizio militare.
Questi due progetti mirano rispettivamente a fissare le modalità di
censimento, di selezione e d'arruolamento degli interessati e delle interessate
al servizio militare e la procedura per l'esenzione da questo servizio, come la
procedura di dichiarazione spontanea di pronta disponibilità che permette alle
persone di sesso femminile ed ai Marocchini che risiedono all'estero di
riempire da loro iniziativa il formulario di censimento. È stata approvata
anche l'indennità speciale per i reclutati nella zona sud del paese ed il
salario e le indennità decise a favore degli agenti di riserva che saranno
assunti di nuovo.
Nel quadro dell'attuazione della legge relativa al
servizio militare, il Re Mohammed VI, in qualità di capo di stato maggiore
generale delle Forze Armate Reali (FAR), ha dato le sue alte istruzioni
affinché il numero degli chiamati al servizio militare raggiunga 10.000 unità
durante 2019 poi portare questo numero a
15.000 durante l'anno prossimo.
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mercoledì 6 febbraio 2019
RE MOHAMMED VI INAUGURA 2 CENTRI MEDICI A MARRAKECH. IL CENTRO ANTI-DIPENDENZE CO-GESTITO DALL’ASSOCIAZIONE “STOP DROGA”
Il Re del Marocco, Mohammed VI ha inaugurato
ieri a Marrakech l’apertura, di un centro di assistenza sanitaria di base e un
altro di medicina delle dipendenze, due progetti di solidarietà che sono in
linea con il programma di rinnovamento urbano del quartiere El Mellah.
Sostenuti dalla Fondazione Mohammed V
per la Solidarietà, questi progetti, il cui lavoro è stato inaugurato dal
Sovrano il 10 gennaio 2017, provengono dalla volontà del Sovrano volta a
rafforzare il servizio sanitario del paese istituendo un servizio medico di
qualità che soddisfino le esigenze dei cittadini, specialmente di quelli in
situazioni vulnerabili.
Il nuovo centro, frutto di una
partnership tra la Fondazione Mohammed V per la Solidarietà e il Ministero
della Sanità, dispone di un'unità di
emergenza medica e un'unità di gestione delle malattie croniche.
Il secondo progetto è il Centro per le
dipendenze del distretto di El Mellah, il secondo nel suo genere dalla
Fondazione Mohammed V per la solidarietà in questa città turistica di fama
internazionale. Struttura privilegiata
di cure, sensibilizzazione, diagnosi, prevenzione e d'accompagnamento psicosociale,
questo centro è inserito nel quadro di un programma nazionale di lotta contro
le dipendenze attuato dal 2010 dalla fondazione, in partenariato con i ministeri
della Sanità e dell'Interno.
In questa occasione, il Re Mohammed
VI, ha consegnato, rispettivamente, al Centro di assistenza sanitaria primaria
e al Centro di medicina delle dipendenze, un'ambulanza e un'unità mobile da
utilizzare per gli interventi locali ai tossicodipendenti.
Il programma nazionale marocchino mira
ad orientare i giovani contro l'impiego delle sostanze psicoattive, migliorare
la qualità dell'assistenza alle persone che soffrano di dipendenze particolarmente
i consumatori di droga, l'accessibilità alle strutture di presa in carico, e ad
incoraggiare l'implicazione della società civile ed i dipartimenti sociali
nelle problematiche della dipendenza.
Come quelli realizzati dalla
fondazione in altre città come Casablanca, Rabat, Oujda, Nador, Marrakech (zona
Guéliz), Tetuan, Tangeri, Fès, Agadir e Meknès, il nuovo centro di lotta alle
dipendenze si prefigge di sviluppare azioni di sensibilizzazione e di
prevenzione contro l'uso degli stupefacenti, garantire l’assistenza
individualizzata, la cura medicosociale delle persone che soffrono per un tale comportamento
ed operare a favore di un'implicazione effettiva delle famiglie nelle azioni
preventive. Si prefigge, inoltre, il reinserimento sociale delle persone
interessate.
La gestione di questo centro è
garantita dal ministero della Sanità in partenariato con l'associazione regionale
“Baraka Idman” (Stop Droga).
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sabato 2 febbraio 2019
SAHARAWI PROTESTANO DINANZI AL SEGRETARIATO DI POLISARIO E DENUNCIANO ALGERI PER CONFISCA LORO PASSAPORTI
Membri della diaspora
saharawi in Europa, in rappresentanza dei lavoratori dell’importazione di
veicoli usati dall’Europa ai campi di Tindouf, hanno organizzato un sit-in dal
28 gennaio al 01 febbraio 2019 dinanzi alla sede di segretariato nazionale del
Polisario, a Rabouni, vicino a Tindouf in Algeria, in protesta contro le misure
liberticidi adottate contro loro d’Algeri, nella restrizione dei loro movimenti
e circolazione tramite la confisca dei loro passaporti algerini, riporta il
sito del Polisario “Futuro Sahara” che ha intervistato manifestanti.
Infatti, i manifestanti,
con gilet gialli alla francese, accusano le autorità algerine di aver confiscato,
da più di un mese, i loro passaporti alla loro entrata nel territorio algerino per
ragioni ingiustificate e contrarie alla libertà di movimento garantita dalla
convenzione di Ginevra sui profughi: “il passaporto è un documento di viaggio
personale che deve essere consegnato al suo portatore appena timbrato dalla polizia
alle frontiere”. Pertanto “la confisca dei nostri passaporti per un mese è
inaccettabile”, si ribellano, denunciando che “questa misura è illegale dal
punto di vista del diritto internazionale e paralizza il nostro movimento”.
“Siamo obbligati a restare un mese a Tindouf,
mentre disponiamo solo alcuni giorni di ferie” e deplorano le “conseguenze
disastrose di questa misura iniqua sul loro lavoro nel loro paese d’accoglienza,
con ciò che comporta di ripercussioni sulle loro condizioni sociali”.
Da ricordare, che un
primo sit-in è stato organizzato dai membri della diaspora saharawi, dal 17 al
21 dicembre 2018, dinanzi all'“ambasciata del Fronte Polisario” ad Algeri.
Tuttavia nessuna
soluzione è stata trovata.
Ecco alcune misure
adottate d’Algeri nei confronti della diaspora saharawi:
-Confisca dei
passaporti, cosa che significa misure di restrizioni alle libertà individuali;
-Divieto formale a
tutti i membri del Polisario stabiliti all'estero di importare e rivendere
veicoli usati, in territorio algerino;
-Divieto formale a tutti
i commercianti saharawi di trasportare le merci dal Sud dell'Algeria verso il
Nord della Mauritania, e ciò è entrato in vigore proprio dall'apertura del
posto frontaliere algero-mauritaniano, detto “PK 75”.
Questi divieti sono
stati pubblicati anche dal sito separatista “futurosahara”.
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